domenica 20 maggio 2012

SOGNO


Mi è sembrato di vivere un sogno, ieri. Un sogno pieno di Storia, dove tanti fili si sono tesi fino ad incontrarsi e riflettersi nella piscina che Massimo ed i ragazzi hanno costruito. Uno specchio d'acqua unico e magico intorno al quale il tempo si è fatto denso e sospeso e pieno di regali. Regali del cuore. Regali di attenzione e condivisione. Regali di uno spazio di ascolto e di pace. Regali della tua voce, ancora un pò insicura su un testo difficile e bello, e della musica antica che Roberta ha suonato. Regali di un compleanno speciale, ricco di un sole dolce che ha spazzato via il grigio e la pioggia. 
Ma il regalo più grande, amore mio, è vederti così felice, così piena di entusiasmo, così aperta. Così innamorata.
Buon compleanno e buona Vita, Martina, stella luminosa e cara.








venerdì 18 maggio 2012

WONDER WOMAN


Qui i giorni volano come foglie al vento, sembra di essere in autunno invece che in una radiosa, seppur freddina, primavera. Tornata dal mare non ho trovato neanche il tempo di aggiungere qualche foto, giusto per tenere vivo il regalo di questi giorni belli vissuti fra letture, corse, spiaggia e sole che sembra sia stata quindici giorni d'agosto in Sardegna da quanto sono nera!
Se mi guardo intorno vedo ancora lavatrici da fare, panni da stirare e pavimenti che reclamano almeno una passata di "swiffer", per non parlare delle cose che attendono di essere cucinate per la festa di domani (ma questa è un'altra storia).
Ma ora ho deciso di prendermi uno spazio. E si qualche foto ce la metto, proprio ora, ovvia...e poi mi trasformerò in Wonder Woman e in un battibaleno farò tutto (spero!)







Ci è toccato persino il Karaoke... Un'esperienza di vita!

giovedì 10 maggio 2012

TORTA DI CIPOLLE E FORMAGGIO ALL'ACETO BALSAMICO: BUONISSIMA!



Spolverata così velocemente che ho fatto ha fatica a salvare una fetta per la foto.
Perché le torte salate sono tutte buone ma questa è speciale. Non dietetica, sicuramente, ma appetitosissima e anche veloce.
Se avete voglia di provare servono:

1 kg. di cipolle dorate
200 gr. di crescenza o stracchino
250 gr. di ricotta
1 confezione di pasta sfoglia
Olio, dado vegetale, aromi e aceto balsamico quanto basta

Affettare la cipolla abbastanza finemente. Saltarla in una padella capiente con un pò d'olio, sale e un dado vegetale. Quando è colorita aggiungere una bella spruzzata di aceto balsamico (la quantità a vostra scelta, in base a quanto amate questo gusto: io abbondo...), pepe e peperoncino. Fate andare (allungando se necessario acqua calda) finché la cipolla diventa morbida e cremosa ma non sfatta. Sempre a fuoco acceso aggiungete i formaggi e amalgamate. Farcite la pasta sfoglia e infornate fino a cottura mentre la vostra cucina sarà invasa da un delizioso aroma di cipolle e formaggio.
Bon Appétit!

mercoledì 9 maggio 2012

ANDALUCIA E SPERDIMENTO


Andalucia. Viaggio di primavera. Siviglia, Granada, Cordoba e poi ancora Siviglia in festa per la Feria de Abril, sfavillante di mujeres fasciate in sontuosi abiti da flamenco.
Terra del sud, quella che più amo: cieli azzurri azzurri, odori intensi, case bianche, sorrisi e calore per le strade.

Bellezza: emozione fino alle lacrime davanti all’entrata dell’Alhambra, porta di un mondo incantato e pieno di spiritualità. 
Incastri perfetti e un viaggio scivolato via senza alcun intoppo.
Eppure sono tornata inquieta. Faccio sogni faticosi e l’ansia si aggruma in gola. Come se si fosse aperta una porta su non so bene cosa…in questi giorni mi sono sentita sconfitta, anzi incazzata nera per questa pesantezza a cui non riesco a dare ragione e nome. Probabilmente non ci sono risposte. Semplicemente, ogni tanto - così senza motivo apparente - si innesta un nuovo ciclo: il paesaggio si fa brumoso, il gelo entra dentro, non sai più come muoverti e pian piano anche la direzione verso cui stavi andando si perde nella nebbia.
Scalciare, darsi da fare, diventa inutile. Continui semplicemente a girare a vuoto. Stanca, vuotata.
Conta solo il silenzio e cercare - nel groviglio – il capo del filo, acchiapparlo forte e con quello in mano trovare la strada verso l'uscita del labirinto.
E da lì ricominciare a tessere - con pazienza e amore - il tempo, la storia di questa esistenza così esaltante e così difficile.
Almeno per me. Almeno per ora.