lunedì 31 ottobre 2011

SAMHAIN

Foto Massimo Prete
Si dice che è questa è la notte in cui i mondi del materiale e dell'immateriale si avvicinano e si compenetrano come mai nel corso dell'anno; la notte in cui il nostro spirito può incontrare con più facilità chi non è più in questa dimensione. Mamma raccontava che nel suo paese del sud per i bambini era notte di festa, quella in cui i Morti portavano i doni per i piccoli che, seppur da lontano, continuavano a pensare e ad amare; ed erano regali veri, non solo dolci come lasciavano Gesù Bambino o i Magi.
Sono rimasta sola questa sera, un caso, un caso felice. Nel silenzio della casa vuota ho acceso candele, una per ognuna delle persone che non ci sono più e che ho voglia di ricordare. Vi voglio bene, sono grata per tutto l'amore che ci siamo scambiati e per tutto quello che abbiamo condiviso, sono felice quando mi venite a trovare, magari in sogno, come fate spesso in questi giorni...

domenica 30 ottobre 2011

REGALO


"Leggerezza, libertà, comprensione.
 Non trattenere nessuno, e che nessuno mi trattenga.
 Tutta la mia vita è una storia d'amore con la mia anima,
 con la città in cui vivo,
 con l'albero al bordo della strada,
 con l'aria."

                                                                     Marina Cvetaeva


Per caso, su una pagina di un vecchio giornale, questo è il regalo che è arrivato oggi e di cui avevo bisogno. Lo condivido, con amore.

sabato 29 ottobre 2011

FRA POCO, NOVEMBRE...



Colori infuocati e temperature quasi estive. Cieli tersi e tappeti di foglie. Ancora troppo bello intorno per stare al chiuso ma si fa strada un bisogno prepotente di rallentare, accogliersi, stare protetti in luoghi amati. Ho voglia di questo oggi. Lascio fuori una giornata bellissima e radiosa e me ne sto qui a casa, da sola, in silenzio. Per mettere in fila pensieri o forse solo per farli scendere pian piano e lasciare che da soli trovino il loro spazio, per prepararmi al tempo che sta arrivando...per sentire cosa voglio fare e dove voglio andare veramente in questo nuovo inverno che è qui, appena girato l'angolo, anche se ancora non sembra.

venerdì 28 ottobre 2011

SARA'....


Sarà luna o sarà sole?


Sole!! Buona, radiosa, giornata a tutti quelli che oggi passeranno di qui.

domenica 23 ottobre 2011

DOLCE ITALIA


Ottobre inoltrato e si può ancora mangiare al sole, in terrazza....
Paese meraviglioso...peccato per tutto il resto!

sabato 22 ottobre 2011

RENATA BOERO E I SUOI CROMOGRAMMI IN MOSTRA ALLA GALLERIA OPEN ART DI PRATO



Renata Boero - Cromogramma - 1970
Un altro bell'incontro. Non conoscevo né lei né il suo lavoro e sono stata molto felice dell'occasione. Renata Boero è piccola come un folletto, gli occhi azzurri vispi e luminosi, la pelle abbronzata dove il tempo sembra essersi fermato appena. La biografia dice che è nata a Genova nel 1936, ma non sembra. A guardarla ti comunica la freschezza di un ragazzo e la concretezza di chi nella vita ha perseguito con forza la propria strada.
Le sue opere sono bellissime. Affascinanti mondi dove perdersi fra stratificazioni di materia e suggestioni di colore. Dense e profonde. Talvolta ricche di parole, che anche se non hanno un senso apparente, regalano al lavoro una voce in più. Carte, che ti vien voglia di toccare, stendertici sopra, odorare e possedere. Le quotazioni non sono neanche impossibili...
L'incontro è avvenuto una settimana fa in occasione dell'inaugurazione della mostra CROMOGRAMMI alla Galleria Open Art di Prato. Ne scrivo solo ora ma ho ripensato alle sue creature tutti questi giorni. Saranno visibili fino al 3 dicembre (gli orari sul sito della Galleria). Se siete in zona vale davvero la pena andarle a trovare.

Renata Boero con la curatrice Marilena Pasquali all'inaugurazione di "Cromogrammi", Galleria Open Art di Prato

mercoledì 19 ottobre 2011

NUVOLETTA AZZURRA: REGALO PER UNA BAMBINA PICCOLA


Volevo fare un regalo ad una bambina di pochi mesi, e non sapevo veramente come orientarmi.
Come sempre ho trovato ispirazione in rete e a mia volta "posto", nella speranza di poter essere d'aiuto.
L'idea che ho scelto è questa deliziosa nuvola di Cotemori Bottega Creativa.


La mia, invece, l'ho realizzata così:
La stoffa di seta di una camicetta che nessuno indossava più, bellissimo colore ma modello difficile da portare.


Una nuvola disegnata su del cartoncino, leggermente più "smilza" di quella del campione.
Per cucire, tutto intorno, filo colorato e per l'imbottitura il materiale interno dei cuscini più economici di Ikea.
Ho poi decorato con fili colorati, palline di feltro, e fiorellini di legno recuperati da una collanina di Sevi.



Forse alla fine è venuta fuori anche un pò troppo "magra" ma il risultato mi ha comunque soddisfatto molto. Una piccola, soffice, nuvoletta azzurra piena di colori pronti a danzare al minimo movimento dell'aria.
Sorry, le foto non sono gran che ma ho finito il lavoro un attimo prima della festa...!

mercoledì 12 ottobre 2011

TEATRO

Duni Sapienza, "Il Sole", 2010

Ieri pomeriggio ero stanca, non avevo molta voglia di mettere in gioco altre energie e forse ero anche un pò impensierita dalla sfida; sapevo però che sarebbe stata una bella opportunità...eppure non riuscivo a decidermi. Poi ho ripensato all'ABC dei BUONI PROPOSITI punto "O" come OSARE: ho fatto una doccia veloce per lavar via pigrizia e mancanza di sonno e sono andata. Circolo Arci di Sesto Fiorentino, una grande stanza dal soffitto molto alto, spoglia ma accogliente, sedie di plastica disposte in cerchio, la figura dinoccolata di Alessandro che già conoscevo e una decina di creature mai viste, variamente assortite, età dai 20 ai 60 anni, in nettissima maggioranza donne. Laboratorio di Teatro. Negli anni ho provato a fare tante cose...yoga e danze irlandesi, camminate sul fuoco e pittura steineriana ma al Teatro non mi ero mai avvicinata. Credo, innanzitutto, per il timore di confrontarmi con una modalità che ti obbliga a mostrarti, esporti, giocare la tua fisicità ed espressività. Invece ieri, con mia sorpresa, complice la professionalità del conduttore  - come si dice...regista e attore di larga esperienza -  i sorrisi e le perplessità che riconoscevo anche nei volti degli altri, il clima disteso e soprattutto la modalità di gioco adottata, i timori non hanno fatto in tempo neanche ad emergere e mi sono proprio divertita. Forse qualche attimo d'imbarazzo, ma proprio pennellate leggere leggere, in mezzo alla gioia per essermi data l'opportunità di fare esperienza di qualcosa di sconosciuto ed insolito ed assolutamente stimolante. E poi il tema del laboratorio è bellissimo: individualità! Ottima occasione nell'occasione per conoscermi e conoscere gli altri un pò di più. Se avessi potuto avrei scelto proprio questo...magico, no?
Ringrazio la mia lista dei "Buoni Propositi"....ancora e ancora, "OSARE".

lunedì 10 ottobre 2011

FOLON, FIRENZE E IL GIARDINO DELLE ROSE

Jean Michel Folon "Partir" - Firenze, Giardino delle Rose

“Cosa abbiamo fatto d’altro se non dar vita ai nostri sogni infantili?”
Federico Fellini a Jean Michel Folon

Da qualche giorno Firenze ospita in uno dei suoi giardini più segreti e preziosi le opere del sognatore Folon. Jean-Michel Folon belga di nascita, fra più noti disegnatori e scultori del XX secolo, ha tenuto la sua mostra più importante a Firenze, nella splendida cornice di Forte Belvedere. Era l’estate del 2005. Appena pochi mesi dopo, ad ottobre, moriva di leucemia. Ora, per volontà dell'artista, un’importante donazione di 12 opere (bronzi e due gessi) rinsalda il legame con la città. Le sculture sono state collocate nel Giardino delle Rose dove - così come era stato al Forte di Belvedere - possono entrare in colloquio diretto con i monumenti e il paesaggio fiorentino. Il giardino è stato completamente ristrutturato e soprattutto reso finalmente fruibile al pubblico (attualmente è aperto sette giorni su sette, dalle ore 9.00 fino al tramonto).
Il luogo è di per sé magico; le creature fantastiche di Folon si sono perfettamente integrate fra i cespugli di rose, vialetti e fontane animandolo di nuova vita. Da soli, con il vostro amore, con i bambini, in ogni momento del giorno, vi consiglio vivamente di andarle a trovare. Sarà sicuramente un bell'incontro.

Jean Michel Folon "Vivre" - Firenze, Giardino delle Rose
Jean Michel Folon "L'Envol" - Firenze, Giardino delle Rose

Jean Michel Folon "Je me souviens" - Firenze, Giardino delle Rose

giovedì 6 ottobre 2011

MARI ISHIKAWA E PREZIOSA 2011

Mari Ishikawa durante la conferenza di presentazione di "Monologo - Parellei worlds"
Mari Ishikawa è piccola - come ti aspetti siano i giapponesi - leggermente rotonda, il viso perfettamente racchiuso da un folto caschetto di ordinati capelli scuri, bocca rossa a cuore, voce melodiosa e un sorriso che incanta. E' lei l'artista a cui è dedicata la retrospettiva di Preziosa 2011. Durante la conferenza - che ha preceduto l'apertura della mostra "Monologo. Parellei worlds" - nello spettacolare Salone degli Scheletri del Museo della Specola  ha parlato a lungo del suo lavoro. Di osservazione partecipata della natura, di fascinazione per il mondo dei grigi, di fotografie al chiaro di luna, con tempi molto lunghi che permettono di imprimere sulla pellicola una realtà cromatica che l'occhio umano non è in grado di percepire. Di nuvole. Una ricerca che immagino paziente e lieve, attenta, rispettosa. Molto femminile. Una bella scoperta ieri sera l'incontro con lei e con i suoi gioielli, originali e complessi, pieni di rimandi al mondo dei boschi. 
Una delle creazioni di Mari Ishikawa in mostra al Museo della Specola
La mostra (ad ingresso gratuito) è allestita nella bella cornice della Tribuna di Galileo e rimarrà aperta fino al 23 ottobre (tutte le informazioni sul sito). E' affiancata dall'esposizione "Preziosa Young", dove altri otto autori presentano le loro creazioni sempre con un fortissimo impatto di ricerca verso un gioiello che sia insieme ornamento e opera d'arte. Inoltre molti altri artisti hanno donato alcune delle loro opere che saranno messe all'asta il 22 ottobre. Il ricavato sarà devoluto alla fondazione Fiorgen per la ricerca e la diagnosi delle malattie degenerative e genetiche. Giò Carbone, promotore dell'evento e direttore delle Arti Orafe, ha assicurato che sono oggetti alla portata di tutti. Sicuramente sono molto belli e interessanti: potrebbe essere l'occasione giusta per farsi un regalo...










martedì 4 ottobre 2011

ABC DEI BUONI PROPOSITI

Duni Sapienza "Il Mago", 2010
Felice e un po’ stordita; finito un progetto bisogna trovare lo spazio per farne crescere un altro, finita una stagione - anche se il caldo è ancora tanto, le giornate si stanno accorciando, gli alberi pian piano si tingono di rossi e la malinconia si insinua pure fra i cieli azzurri - bisogna pensare a far posto ad un altro tempo. A ruota libera (prendendo spunto da un articolo di Elasti pubblicato su D di Repubblica di questa settimana) provo a stilare una lista di buoni propositi per riprendere il cammino:

  • Amante. Anche se ora viviamo quasi insieme, condividiamo cene e bucati, e in questo periodo di pre-mostra sono stata un po’ distratta, sei il mio amante preferito e come tale ti voglio godere.
  • Buio. E’ la cosa che più mi pesa della stagione appena iniziata. Ho bisogno di vedere bene per muovermi tranquilla. Imparare ad entrarci dentro, senza averne troppo timore.
  • Ciclamini. Da comprare fra un po’, appena fa più freddo, da mischiare all’erica ricadente per il più bel terrazzo del palazzo.
  • Doni. Tanto fra poco è già Natale e il piacere più grande è regalare qualcosa pensato e realizzato da me.
  • Eft. Funziona veramente. E’ un grande aiuto: allora eft “a palla” in ogni momento utile.
  • Feldenkrais. La disciplina più bella del mondo; uno spazio affascinante in cui entrare ancora più a fondo.
  • Gentilezza. Senza paura di essere demodé: ne abbiamo tutti assoluto bisogno.
  • Inadeguata. Un pensiero su di me che vorrei cancellare. Per sempre. Sono perfetta: così come sono.
  • Lista giornaliera. E’ facile, efficace, ricompensa alla grande il piccolo tempo che gli si dedica; da oggi si riparte.
  • Mare. Verrò spesso a trovarti.
  • Non prendermi troppo sul serio. Soffro e basta e non ne vale la pena.
  • Osare. Osare. Ancora osare. Mollare e osare. Nel pensiero, in cucina, nel vestire, nei miei quadri, nella corsa, nell'amore...
  • Progetto. Per una nuova mostra…innanzitutto.
  • Ridere. La vita è impegnativa. Ogni occasione per alleggerirla va colta al volo.
  • Sbaglio. Fare pace con gli sbagli. Miei e degli altri; e magari - come sopra - riderci su.
  • Telefonata.  Allergica al telefono lo sono sempre stata. Ma una telefonata al giorno ad un amico oppure di "servizio" fa bene e rende tutto più scorrevole.
  • Uscire. Tutte le volte che posso. Anche quando piove e fa freddo, anche quando il divano e il caldo di casa sono più invitanti. Uscire, anche poco, ma uscire, ad incontrare il mondo.
  • Vedere. Trovare un buon compromesso fra la miopia atavica e il presbitismo appena arrivato; e tornare a leggere anche la sera.
  • Zeppa. Nuovi stivali zeppati per riuscire a sfiorare almeno il metro e sessanta…
Se anche voi avete pensato ad un vostro elenco per ripartire, condividetelo su queste pagine ed arricchiamoci a vicenda...

lunedì 3 ottobre 2011

ANDIAM, ANDIAM A LAVORAR...



Domenica in campagna. Io e l'Amore, a dire il vero, solo a guardare. Gli altri, Massimo - architetto votato alla bioediliza e all'agricoltura - e quattro compagnucci volenterosi a tracciare i solchi per piantar carciofi, con l'annosa domanda: ma sarà il tempo giusto? Un orto nella bellissima campagna vicino a Firenze e la voglia di condividerlo con altri. Per lavorare insieme ed insieme dividerne i frutti. Nessuno è agricoltore vero. Allora si legge, ci si documenta su internet e si prova... Il clima è leggero e vien quasi voglia di dire: vengo anch'io! anche se non ho mai amato particolarmente la campagna. Ma chi può dirlo? Magari va a finire come con il cucito. Dopo averlo scansato accuratamente per anni mi sono ritrovata con ago e filo in mano. Stai a vedere che mi appassiono al ciclo dei carciofi, con buona pace di nonno Giuseppe, contadino quasi vero...


In attesa della folgorazione sulla via della terra mi sono data alle chiacchere con Luana: fra una maglietta da stirare e un paio di calzini da far combaciare abbiamo ripulito un cesto straboccante di panni e ci siamo pure divertite.
Domenica serena e morbida, domenica d'autunno, piena di dolcezza.

sabato 1 ottobre 2011

LA PRIMA VOLTA...

Octavia Monaco - Parto sciamanico in blu- Foto Martina Lo Conte

Veramente latitante nell'ultimo mese..ma avevo per le mani una cosa che mi ha completamente assorbita, tanto da lasciare spazio solo a ciò che rientrava nella categoria "indispensabile" (lavoro, piante agonizzanti sul terrazzo, Amore prima che agonizzasse anche lui in preda alla nostalgia e poco altro). La cosa è stata inaugurata ieri sera: bellissima e suggestiva la cornice di Casa Machiavelli a S. Andrea in Percussina, Martina presente anche lei con i suoi lavori, due quadri affascinanti di Octavia Monaco (per me lei è un mito), tanti amici, grande emozione e felicità. La "cosa" è stata la prima collettiva di arte a cui ho partecipato con alcune delle mie creature. Una parte di opere dedicate alla Grande Dea (tema della mostra) e altre legate a un ciclo precedente in cui sono andata a ricucire la mia storia familiare (fra cui l'immagine che apre questo blog). La prima volta - si sa - è comunque un momento a parte. Il primo giorno di scuola, il primo bagno senza ciambella, il primo bacio, la prima volta che hai fatto l'amore, la prima parola di tuo figlio e il suo primo passo: passaggi di cui ti rimarrà sempre una traccia a sé. Poi, con il tempo, lo sfiorare timido delle labbra e tutto il resto si affinano e migliorano ma quell'essere consapevole che ce l'hai fatta, che si, proprio tu, hai toccato quel traguardo, hai vissuto quel momento, quella consapevolezza è speciale e nessuno poi te la può più portare via. Ieri sera mentre guardavo le mie cose ancora, forse, un pò timide ed imprecise pensavo proprio a questo: ce l'ho fatta, sono arrivata fino a qua ed è già un bellissimo regalo che mi mi sono data, il resto verrà, sono sicura, con il suo tempo.... 
E ora fotooo...
Duni Sapienza "Tarocchi", 2010 - foto Massimo Prete

Duni Sapienza "Chi non ha radici non è albero", 2009 - Foto Massimo Prete

Duni Sapienza- "Dea", 2011 - Foto Martina Lo Conte
Martina Lo Conte "Mandala", 2010 - Foto Martina Lo Conte